Fiscalità agevolata 4.0 e modelli di governance: prenderne coscienza per fare la differenza

Accordi strategici, case history di rilievo e presenza sul territorio: Ransomtax conferma la reputazione di partner ideale sul piano industriale
In Italia qualcosa si è mosso, capiamolo bene
Quello della fiscalità agevolata è un territorio delicato e per certi versi ancora non del tutto esplorato, per quanto nel nostro Paese se ne parli già da parecchi anni.
Un territorio segnato, purtroppo, da tanta disinformazione, un mercato “violento” e da poca comprensione del potenziale che le agevolazioni potrebbero offrire.
Il piano Industria 4.0 è stato varato nel 2016 per accompagnare la quarta rivoluzione industriale; dopo l’introduzione di robot industriali, computer ed elettronica per automatizzare la produzione (passaggi che hanno segnato la terza rivoluzione industriale), lo step successivo è stato rappresentato dalla necessità di connettere tra loro sistemi fisici e digitali, con analisi complesse attraverso Big Data e adattamenti real-time. Ed è proprio l’utilizzo di macchine intelligenti, interconnesse e collegate a internet la sua caratteristica principale.
Per incoraggiare questa evoluzione il Governo ha strutturato una serie di agevolazioni a sostegno delle PMI, asse portante del nostro sistema industriale, con uno sguardo particolare al Mezzogiorno. Misure come l’iperammortamento (oggi credito d’imposta beni strumentali 4.0), il credito d’imposta per la ricerca e lo sviluppo, la Sabatini Ter e il Patent box hanno trovato ampia applicazione, consentendo alle imprese di puntare su innovazione e ricerca, ottenendo al contempo importanti risparmi economici. In alcuni casi azzerando addirittura i costi – a fronte di investimenti coerenti con il programma – grazie alla cumulabilità delle misure messe in campo.
Ransomtax è una società di consulenza attiva in tutta Italia e operante in maniera verticale proprio su queste misure. “Il piano Industria 4.0 è importante e di per sé sufficiente per raggiungere lo scopo e rilanciare le imprese italiane, ma solo se usato con intelligenza, attenzione, programmazione e soprattutto consapevolezza”, avverte Roberto Triolo, CEO di Ransomtax. “Il nostro asset è questo – prosegue – e il nostro obiettivo primario è quello di dare consapevolezza alle aziende e ai colleghi su come cogliere queste opportunità che, per esperienza, possiamo dire con certezza non si conoscono pienamente, con il rischio di perdere importanti vantaggi per lo sviluppo del proprio business aziendale”.
Dal primo giorno, con l’intento di creare collaborazioni solide, Ransomtax ha voluto trasmettere conoscenza su queste misure, per poterle interpretarle nella giusta maniera e farle divenire uno strumento reale e concreto nella pianificazione industriale.
Agevolazioni fiscali inflazionate nelle parole, ma non nei numeri
Il piano Industria 4.0 è tanto acclamato quanto disatteso, complici da un lato la complessità delle norme e delle materie trattate, dall’altro la necessità di un approccio dinamico e multiprofessionale spesso difficile da equilibrare.
“Vorremmo dedicarci solo a costruire nuove iniziative – aggiunge Salvatore Lo Bue, co-fondatore e CEO di Ransomtax – ma sempre più spesso veniamo chiamati a verificare crediti d’imposta già rendicontati autonomamente dagli imprenditori”. “Infatti l’automaticità delle misure – prosegue – se da un lato rappresenta senz’altro una novità in un Paese spesso azzoppato dalla tanta burocrazia, dall’altro aumenta esponenzialmente il rischio di fare le cose male. Oggi stiamo infatti assistendo tante imprese che sono state sottoposte ad attività di verifica da parte degli Uffici impositori, spesso sfociate in atti di recupero con sanzioni anche penali”.
Crediamo molto nel nostro messaggio e investiamo su di esso
Attraverso un modello di business basato su trasparenza, efficacia e compliance, coerentemente con la propria filosofia aziendale, Ransomtax mette quindi tutta l’esperienza maturata in questi anni a supporto dell’imprenditore, ascoltando attentamente ogni progetto e facendo in modo di abbinare le giuste leve agevolative, per garantire i massimi risparmi fiscali.
“Un modello che abbiamo chiamato “Formula Ransomtax” – spiegano Triolo e Lo Bue – e che sostanzialmente consiste in un investimento che facciamo sulle aziende. Se crediamo in loro, investiamo su di loro. Come? Lavorando interamente a success fee, evitando ogni costo ricorrente o di prevalutazione rispetto alle attività che ci vengono prospettate. Soltanto quando l’azienda otterrà il beneficio, maturiamo una commissione agganciata al risultato. Ma non è tutto. Infatti rimaniamo al fianco delle imprese per tutto il previsto periodo di accertamento, per supportarle in ogni fase, fino al caso di un mai auspicato contenzioso. Questa è la garanzia che hanno particolarmente apprezzato i tanti imprenditori italiani che hanno scelto noi come punto di riferimento”.
La liquidità è nulla senza sicurezza
Sostenere gli imprenditori significa non solo aiutarli nello sviluppo del loro business – facendogli recuperare fondi e liquidità – ma anche metterli al riparo da ogni rischio. La divisione Prevenzione 231 di Ransomtax si occupa dell’implementazione di modelli di organizzazione, gestione e controllo, così come previsto dal decreto legislativo 231/2001. “Anche in questo caso il nemico numero uno è l’inconsapevolezza rispetto all’importanza di avere una garanzia fondamentale per poter guardare al futuro con serenità e dimostrare un impegno concreto in tema di etica e legalità. Adottare uno modello 231 è un passaggio importantissimo per ogni azienda. In questi giorni siamo a Marina di Varazze per testimoniare e consolidare la nostra presenza anche in questa bellissima zona del nostro del Paese – concludono i CEO di Ransomtax – un’area importante da un punto di vista industriale e ricca di grandi opportunità che stiamo cercando di cogliere spalla a spalla con tantissime aziende in Liguria e nel tessuto industriale del piacentino e del cremonese, con la prospettiva di nuove collaborazioni di alto spessore, come quelle recentemente instaurate con Confapi e Cattolica.”